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PASTA FREDDA Sì…A PATTO CHE… Viversaniebelli 30/07/18

Cal­do… Voglia di cucinare: poca o nul­la. Voglia di man­gia­re: c’e’ ma non è ben defini­ta con il ris­chio di spilluzzi­care in con­tin­u­azione e quin­di  eccedere con le calo­rie dimen­ti­can­dosi dei nutri­en­ti. Insala­ta di pas­ta? Si, per­fet­ta per ovviare alla scarsa voglia di cucinare e per sod­dis­fare gus­to e la neces­si­ta’ di man­tenere una dieta equilibrata.

IL FORMATO GIUSTO

Fan­ta­sia fa decisa­mente rima con insala­ta di pas­ta. Infat­ti esistono davvero pochissi­mi lim­i­ti rispet­to a tipi di pas­ta e di ingre­di­en­ti usare. Di sicuro il for­ma­to e’ impor­tante: niente spaghet­ti, trenette e ogni pas­ta lun­ga che risul­terebbe rap­i­da­mente appic­ci­coso una vol­ta raf­fred­da­ta e sopratut­to per ottenere un piat­to ‘visi­va­mente’ abbon­dante bisogna eccedere nel­la gram­matu­ra del­la pasta..

Fusilli/Cellentani/Gobbetti  sono ad esem­pio per­fet­ti con sug­hi cre­mosi e tante ver­dure e/o ingre­di­en­ti tagliati a pic­coli toc­chet­ti (cosi si incas­tra­no meglio nel­la for­ma di ques­ta pas­ta), ma anche dadi­ni di speck, di bre­sao­la, di feta o moz­zarel­la, di gam­beretti, di polpo, ma anche toc­chet­ti di caro­ta, pisel­li, fagi­oli­ni, zuc­chine, peper­oni e melan­zane e tutte le ver­dure pre­sen­ti in ques­ta bel­la stagione.

Tortiglioni/Maccheroni/Penne/ Far­falle sono per­fet­ti per sug­hi medio den­si e con pesci o for­mag­gi o ver­dure in pez­zatu­ra media (ciliegine di moz­zarel­la, pomodor­i­ni tipo dat­teri­ni,  maz­zan­colle, seppioline)

Gnocchetti/Mezze penne/Ditalini van­no bene per sug­hi ric­chi (ragu’ di ver­dure o veg­e­tar­i­ano con tofu) che si pos­sono man­gia­re anche fred­di e che non richiedono ingre­di­en­ti “acces­sori” che andreb­bero a scon­trar­si ed eclis­sare il for­ma­to pic­co­lo di ques­ta pasta

L’ARTE DELLA COTTURA

Ancor piu’ che per un nor­male piat­to di pas­ta (da man­gia­re cal­do) la cot­tura di una pas­ta che deve poi essere pre­sen­ta­ta come “insala­ta” esige cura meti­colosa e una sequen­za di pae­sag­gi ben pre­cisi da seguire.

Pen­to­la: deve essere ampia e con­tenere “comoda­mente” il quan­ti­ta­ti­vo di acqua e pas­ta che si intende preparare (cir­ca 60–80 gr. per persona)

Sale: deve essere aggiun­to quan­do l’ac­qua inizia a bol­lire (non pri­ma e non quan­do la pas­ta e’ gia’ in cottura)

Tem­po di cot­tura: deve essere per­fet­to. Un po’ piu’ al dente o un po’ piu’ cot­ta sono toller­a­bili per un nor­male piat­to di pas­ta. Ma la ver­sione in insala­ta pre­tende una con­sis­ten­za grade­v­ole in boc­ca: mor­bi­da ma soda in ogni  sua parte e asso­lu­ta­mente non molliccia

Sco­latu­ra e raf­fred­da­men­to: l’ide­ale sarebbe sco­lare la pas­ta nel cola­pas­ta cosi’ da man­tenere una cot­tura omo­ge­nea in ogni sua parte. Un otti­mo sis­tema per bloc­care la cot­tura e’ quel­lo di usare l’ac­qua fred­da: ma non il get­to che puo’ rompere i for­mati piu’ del­i­cati ben­sì immer­gen­do lo sco­la­pas­ta (con la pas­ta) in una cioto­la (o pen­to­la capi­ente) piena di acqua fred­da. Un min­u­to al mas­si­mo e poi sco­lare di nuovo

CONDIRE E CONSERVARE

Una vol­ta sco­la­ta la pas­ta occorre fare in modo che l’ami­do con­tenu­to non trasfor­mi tut­to in un bloc­co appic­ci­coso. La strate­gia migliore e’ quel­la di usare un cuc­chi­aino di olio extra vergine di oli­va e mesco­lare bene il tut­to molto del­i­cata­mente. Un’al­te­na­ti­va (piu’ del­i­ca­ta come sapore ma altret­tan­to salutare) potrebbe essere quel­la di uti­liz­zare al pos­to del­l’o­lio d“oliva un buon  olio di riso o lino o cana­pa ric­chi di aci­do linoleni­co (pre­cur­sore dell’omega‑3), cre­ano una buona com­bi­nazione per la ric­chez­za di aci­di gras­si essen­ziali impor­tan­ti per l’organismo.

PRIMADOPO

La tem­p­is­ti­ca del condi­men­to e’ deter­mi­nante per la rius­ci­ta del piat­to in ter­mi­ni di gus­to e di digeri­bili­ta’. L’o­lio va mes­so subito per man­tenere la pas­ta ben sep­a­ra­ta ed evitare l’ef­fet­to col­la. Poi – dopo qualche min­u­to – una vol­ta che la pas­ta si è intie­pidi­ta, si pos­sono met­tere le ver­dure: toc­chet­ti di caro­tine, peper­oni, fagi­oli­ni. Poi e ’ la vol­ta del­la parte pro­te­ica che puo’ essere cos­ti­tu­ito da gam­beretti, toc­chet­ti di bre­sao­la o speck, ton­no sot­t’o­lio ben sgoc­ci­o­la­to, feta. Da ulti­mo, ossia poco pri­ma di servire, gli ingre­di­en­ti come moz­zarelline, pomodor­i­ni, cetri­oli che se venis­sero mes­si subito appe­na sco­la­ta la pas­ta, una vol­ta ripos­ta l’in­sala­ta in frig­orif­ero com­in­cereb­bero a rilas­cia­re acqua con effet­ti dis­as­trosi sul­l’aspet­to ma un po’ anche sul gus­to, le olive nere e’ con­sigli­a­bile met­ter­le per ultime per man­tenere inal­ter­ate le loro qual­ità e sapore.

IG SOTTO CONTROLLO

Pas­ta? Car­boidrati? Glicemia alle stelle? Non e’ det­to: bas­ta scgliere un tipo di pas­ta che, gra­zie all’el­e­va­to con­tenu­to di fibra evi­ti l’in­nalza­men­to dell’ indice glicemi­co. Sti­amo par­lan­do del­la ver­sione inte­grale o al far­ro, che gra­zie appun­to al con­tenu­to di fibre insol­u­bili fre­nano l’as­sim­i­lazione dei car­boidrati e quin­di evi­tano il fas­tidioso “pic­co glicemi­co” segui­to dal­la fas­tidiosa sen­zazione di buco allo stom­a­co dopo meno di un’o­ra. E poi le fibre gon­fian­dosi a cotat­to con i liq­ui­di inger­i­ti con­feriscono un rapi­do sen­so di sazi­eta’ quin­di, porzioni piu’ ridotte, sen­so di sazi­eta’ prolungato.

Condi­men­ti ad hoc: tutte le ver­dure ed i for­mag­gi semi sta­gionati (scamorza, asiago,caciotta).

Meglio evitare i crosta­cei, i mol­luschi e i for­mag­gi freschi.

VEG CON GUSTO

La pas­ta per sua natu­ra e’ veg, ma non sem­pre si riesce ad abbina­re “condi­men­ti” 100% non di orig­ine ani­male e al tem­po stes­so real­iz­zare un con­tenu­to pro­te­ico adegua­to (ricor­diamo 1 gr. per ogni chi­lo di peso cor­poreo. E gius­to per chiarire un 1 gr. di carne non appor­ta 1 gr. di pro­teine dato che ci sono anche acqua, glu­ci­di, gras­si e cosi via). Ecco allo­ra che un’ot­ti­ma scelta e’ rap­p­re­sen­ta­ta dal­la pas­ta real­iz­za­ta con fari­na di pisel­li, o di lentic­chie o di ceci. Si trat­ta dunque di pas­ta pro­te­ica (con un con­tenu­to pro­te­ico tut­t’al­tro che trascur­abile come avviene invece per la nor­male pas­ta di semo­la) in gra­do quin­di di con­tribuire adeguata­mente al rag­giung­i­men­to del­la quo­ta gior­naliera sug­geri­ta.  E’ una pas­ta abbas­tan­za del­i­ca­ta, che richiede mol­ta atten­zione durante la cot­tura, non bisogna mesco­lare trop­po altri­men­ti alcu­ni for­mati si rompono, ma mantiene comunque una cer­ta consistenza.

Condi­men­ti adat­ti: abbina­men­ti for­ti e condi­men­ti decisi come peper­oni, cipolline, tofu com­pat­to anche affumicato

SUPER LIGHT

Esiste una strate­gia per evitare che l’in­sala­ta di pas­ta diven­ti una bom­ba calor­i­ca (mag­a­ri perche’ si fa volen­tieri il bis): aggiun­gere ver­dure a toc­chet­ti grossi, croc­can­ti, molto var­i­opinte per sod­dif­sre anche la vista. Vietati ingre­di­en­ti come for­mag­gi gras­si semi sta­gionati, sal­sine pic­can­ti o insaccati.

Condi­men­ti ad hoc: caro­tine baby tagli­ate a meta’, cetri­o­lo a dadi­ni, finoc­chi tagliati a toc­chet­ti, fagi­oli­ni; edamame (fagi­oli di soia con un buon con­tenu­to pro­te­ico), gam­beretti; toc­chet­ti di pro­sciut­to cot­to magro,  o fesa di tacchi­no, uovo sodo pri­mo sale o feta light

TRUCCHI DI GUSTO

→ For­ma­to del­la pas­ta e dimen­sioni degli ingre­di­en­ti da condi­men­to devono essere sim­ili; quin­di le moz­zarelline van­no tagli­ate almeno in 4 se si usano dital­i­ni oppure gnoc­chet­ti; con sedani, penne e fusil­li si puo’ pure osare la juli­enne grossa di ver­dure come zuc­chine, carote, falde di peper­oni; con far­falle, gob­bet­ti e mezze penne van­no benis­si­mo i gam­beretti, le olive a meta’, i pomodor­i­ni det­teri­ni a meta’, ma anche funghet­ti chan­mpignon ben sgocicolati

→ Quan­do si usa il ton­no sot­t’o­lio sgoc­ci­o­lare bene e non usare alcun tipo di altro condi­men­to per evitare un ecces­so di grassi

→ Se si decide di usare la ricot­ta come “anti­ag­gre­gante” scegliere la ver­sione light: piu’ leg­gere in fat­to di calo­rie ma anche meno invaden­ti e piu’ neu­tre come gusto

CONSERVAZIONE

→ L’in­sala­ta di pas­ta dal momen­to in cui viene prepara­ta puo’ rimanere in frig­orif­ero mas­si­mo 48 ore. Dopo tale las­so di tem­po com­in­cia a diventare trop­po pas­tosa, mol­lic­cia e appic­ci­cosa e gli ingre­di­en­ti di condi­men­to pos­so dete­ri­o­rar­si e inacidire (for­mag­gi, gam­beretti, pomodori)

→ E’ impor­tante ripor­la in un con­teni­tore con chiusura ermet­i­ca (meglio se sot­tovuo­to) o ben sig­illa­to con almeno due strati di pellicola

→ Uti­liz­zare sem­pre e solo posate di servizio per prel­e­vare la pro­pria porzione e non quelle per­son­ali per evitare qual­si­asi tipo di contaminazione

→ Ripor­la in fri­go ben dis­tante (meglio se un rip­i­ano ded­i­ca­to) da ogni altro ali­men­to cot­to o crudo