Uova per muscoli tonici — Viversani e belli 03/06/2016

Amate dai body builders e da quan­ti desider­a­no man­tenere toni­ci e ben defin­i­ti i pro­pri mus­coli; indis­pens­abili per chi ha opta­to per una dieta veg­e­tar­i­ana come fonte impor­tan­tis­si­ma di pro­teine: ecco, le uova! Anco­ra oggi riescono a sus­citare com­men­ti di plau­so ma anche critiche piut­tosto aspre. In realtà, le uova come molti altri ali­men­ti sono un cibo otti­mo a pat­to che si sap­pia come sceglier­le e come consumarle.

L’UOVO: SEMPLICE, COMPLETO ED ECONOMICO

Le uova di gal­li­na sono uno degli ali­men­ti più sem­pli­ci eppure più com­pleti e perfi­no eco­nomi­ci a nos­tra dis­po­sizione. Soli­ta­mente un uovo pesa cir­ca 60 gram­mi, ed è com­pos­to da gus­cio, albume e tuor­lo. Il val­ore ener­geti­co di un uovo è di cir­ca 70 kcal, for­nite soprat­tut­to dal tuor­lo che è anche la parte più ric­ca di gras­si. Sebbene siano state a lun­go, e pesan­te­mente, demo­niz­zate, se non si sof­frono di par­ti­co­lari patolo­gie o allergie, le uova pos­sono essere con­su­mate in ragione di cir­ca 2–3 alla set­ti­mana (sen­za con­tare ovvi­a­mente gli ali­men­ti che le con­tengono come salse e creme varie, ma anche prodot­ti da forno, bis­cot­ti, eccetera). Chi sof­fre di iper­co­les­terolemia o di impor­tante sovrappe­so, dovrebbe ridurne l’assunzione, seguen­do comunque il con­siglio medico.

ALBUME: PROTEINELEGGERE

Gran parte delle pro­teine con­tenute nell’uovo sono pre­sen­ti pro­prio nell’albume, che è invece povero di gras­si. Esso è inoltre molto ric­co di acqua (cir­ca il 90% del suo peso) e di min­er­ali preziosi come cal­cio, cloro, iodio e fer­ro, oltre a mag­ne­sio, man­ganese, fos­foro, potas­sio, sodio e numerose vit­a­mine come la A, D, E, B12 ecc. Con­trari­a­mente a quan­to si vede fare in molti film e video che ritrag­gono cam­pi­oni del­lo sport nutrir­si di beveroni improb­a­bili a base di albume di uovo crudo, le pro­teine in esso con­tenute ven­gono assim­i­late meglio se l’albume viene con­suma­to cot­to (non trop­po a lun­go però).

TUORLO: AMICO DEL CERVELLO

Nel tuor­lo sono pre­sen­ti in gran parte gras­si (cir­ca il 32% del totale), pro­teine (16%) e coles­tero­lo (5%). Il resto è acqua e sali min­er­ali. Il tuor­lo dell’uovo è tra i prodot­ti fini­ti a mag­gior con­tenu­to di leciti­na (7–10%) una mol­e­co­la com­p­lessa for­ma­ta da (aci­do fos­fori­co, col­i­na, inos­i­to­lo, aci­di gras­si, glicero­lo, gli­col­i­pi­di, trigliceri­di, fosfolipidi). 

In par­ti­co­lare, la coli­na con­tribuisce al man­ten­i­men­to di una sana fun­zion­al­ità epat­i­ca, in quan­to rien­tra nel grup­po di sostanze def­i­nite “lipotrofe”, ovvero in gra­do di pre­venire i deposi­ti di lipi­di a liv­el­lo del fega­to.  Ecco dunque spie­ga­to il moti­vo per cui anche chi sof­fre di coles­tero­lo alto non dovrebbe rin­un­cia­re com­ple­ta­mente alle uova, ma sem­plice­mente ridurne il con­sumo set­ti­manale (max 1). 

La col­i­na, è essen­ziale anche per la for­mazione dei prin­ci­pali com­po­nen­ti delle mem­brane cel­lu­lari (fos­foli­pi­di) e dell’acetilcolina, sostan­za impor­tante che parte­ci­pa come neu­ro­trasmet­ti­tore in molti pro­ces­si cere­brali, memo­ria compresa. 

L’i­nos­i­to­lo pre­sente nel­la leciti­na, è invece un cos­tituente di tutte le mem­brane cel­lu­lari. Da esso derivano diverse sostanze utili alla sin­te­si del­la guaina mielin­i­ca che cir­con­da i nervi e nec­es­sarie a trasmet­tere le infor­mazioni tra le cel­lule del sis­tema ner­voso (neu­ro­trasmet­ti­tori). Alcune ricerche han­no dimostra­to come ques­ta mol­e­co­la agis­ca a liv­el­lo cere­brale, in par­ti­co­lare miglio­ran­do lo sta­to depres­si­vo, gli attac­chi di pan­i­co e i dis­tur­bi osses­sivi compulsivi.

Questo spie­ga come tale mol­e­co­la con­tenu­ta nei tuor­lo d’uo­vo sia molto utile all’organismo umano in quan­to indis­pens­abile per il cervel­lo e il suo buon fun­zion­a­men­to, oltre che man­tenere in buona salute fega­to e cuore.

Un espe­di­ente molto utile per unire gus­to e salute in caso di iper­co­les­terolemia è di man­gia­re frit­tate real­iz­zate con 2 albu­mi e un tuor­lo soltanto.

IL MEGLIO DI IN TEMPI BREVI.

L’uovo dà il meglio di sè se cuci­na­to breve­mente, cosi da otten­erne la ver­sione “a la coque” ossia con l’albume sodo e il tuor­lo anco­ra liq­ui­do e cre­moso. Questo meto­do di cot­tura garan­tisce una per­ma­nen­za nel­la stom­a­co mas­si­ma di 1 e 45 minu­ti. Se l’uovo invece viene fat­to ras­so­dare com­ple­ta­mente i tem­pi di diges­tione si allungano fino a cir­ca 3 ore (idem per la frit­ta­ta sen­za gras­si). Crudo invece, sebbene dif­fi­cile da digerire per chi di pras­si ha una diges­tione labo­riosa, rimane nel­lo stom­a­co fino a cir­ca 2 ore e mezza.

FRESCHISSIME A PRIMA VISTA

Sicu­ra­mente non è facile capir se un uovo è fres­co al momen­to dell’acquisto anche se a volte in con­troluce si riesce a scorg­ere la cam­era d’aria: se è molto pic­co­la l’uovo è fres­co vicev­er­sa ha qualche giorno di trop­po. Anche il gus­cio deve essere opa­co altri­men­ti si trat­ta di un uovo vec­chio. Tut­tavia una vol­ta a casa esiste un meto­do infal­li­bile per capire se un uovo è sta­to depos­to da poco oppure no. Bas­ta immerg­er­lo in una cioto­la dai bor­di alti piena di acqua: 

se va a fon­do è freschissimo.
se si appog­gia o sfio­ra il fon­do è fres­co (da 1 a 4 giorni).
se sta a metà o appe­na sfio­ra la super­fi­cie ha dai 7 ai 10–15 giorni.
se gal­leg­gia è trop­po vec­chio: meglio non mangiarlo!

Mes­so invece in padel­la l’uovo fres­chissi­mo mantiene il suo tuor­lo ben com­pat­to e roton­do, l’albume, è anch’esso sodo. L’uovo vec­chio invece si pre­sen­ta poco com­pat­to e uni­forme e l’albume molto poco denso.

Anche il col­ore del tuor­lo for­nisce preziose infor­mazioni sull’origine dell’uovo:

Il col­ore aran­cione inten­so indi­ca un uovo depos­to da galline rus­pan­ti che han­no dunque la pos­si­bil­ità di nutrir­si di inset­ti e semi ric­chi di carotenoi­di. Questo tipo di uova offrono quin­di un ele­va­to potere antios­si­dante a chi le consuma

Il col­ore a metà fra l’arancio e il gial­lo sole indi­ca un uovo depos­to da galline nutrite a mangime ma anche erba fres­ca e mais

Il col­ore gial­lo sbia­di­to indi­ca un uovo depos­to da galline ali­men­tate solo con pas­tone e mix di gra­no ma niente erba fresca.

A liv­el­lo organolet­ti­co le carat­ter­is­tiche delle uova sono invari­ate, ciò che cam­bia è il gusto

SAPER LEGGERE LE ETICHETTE

Dal 1° gen­naio 2004 l’uovo deve riportare sul gus­cio un codice che è una specie di car­ta di iden­tità del­lo stes­so. Ecco cosa sig­nif­i­cano le diverse sigle:

N=TIPO del­l’al­l­e­va­men­to 0=biologico 1=all’aperto 2=a ter­ra 3=gabbie

IT=Sigla del­la NAZIONE dell’allevamento

000=COMUNE del­l’al­l­e­va­men­to

XX=Sigla del­la PROVINCIA dell’allevamento

000=CODICE del­l’al­l­e­va­men­to

UN PENSIERO ALLE GALLINE

Sulle con­fezioni delle uova si può trovare la scrit­ta: ”all­e­va­men­to all’aperto” oppure “all­e­va­men­to a terra”. 

Vedi­amo di capire le differenze:

all’aperto con sis­tema esten­si­vo sig­nifi­ca 1 gal­li­na ogni 10 metri qua­drati di ter­reno e veg­e­tazione a disposizione 

all’aperto sig­nifi­ca 1 gal­li­na per 2,5 metri qua­drati di ter­reno all’aperto e veg­e­tazione a disposizione

a ter­ra sig­nifi­ca 7 galline per 1 metro quadra­to con ter­reno cop­er­to di paglia o sabbia

nes­suna indi­cazione sig­nifi­ca di soli­to in voliera con 25 galline per 1 metro quadra­to con posatoi che offrono almeno 15 cm per gallina

BUONO A SAPERSI

Se la gal­li­na viene ali­men­ta­ta in maniera appro­pri­a­ta, ad esem­pio ven­gono aggiun­ti alla sua ali­men­tazione olio di pesce, di mais e di lino, il con­tenu­to di aci­di gras­si insa­t­uri aumen­ta, in par­ti­co­lare gli omega 6 e omega 3 utilis­si­mi per con­trastare l’insorgenza di patolo­gie cardiovascolari. 

Se invece si ten­gono le galline “a stec­chet­to” si riduce la quan­tità di aci­do arachi­don­ico, respon­s­abile di molti pro­ces­si infi­amma­tori. Negli all­e­va­men­ti più gran­di e all’avanguardia si sta dif­fonden­do l’abitudine di aggiun­gere sele­nio al mangime delle galline così da aumentare la pre­sen­za di ques­ta prezioso antios­si­dante nelle uova stesse. Infine il gus­cio di uovo (bio) polver­iz­za­to fine­mente è un otti­ma fonte di cal­cio per gli ami­ci a quat­trozampe (soprat­tut­to i cani)