Il freezer è sicuramente una grandissima invenzione. Magari non al pari del frigorifero, ma nell’era moderna, quando il tempo a disposizione per acquistare quotidianamente primo diventa ancora più prezioso di quanto si possa pensare. Eppure molte persone considerano il freezer il luogo ove sistemare gli avanzi, i cibi di cui non si sa bene cosa fare, le scorte mal programmate. Per fortuna, o purtroppo, il freezer non è nulla di tutto ciò. Fondamentalmente il freezer permette di allungare la vita degli alimenti tramite il processo di congelazione, anche se permane comunque un limite di tempo fisiologico di conservabilità. Vediamo dunque assieme ad un esperto biologo cosa si può conservare in freezer, quali sono gli accorgimenti da adottare ed eventuali dritte preziose per ottenere il meglio da questo elettrodomestico.
SURGELAZIONE CONGELAZIONE
La prima, doverosa, differenza da segnalare fra surgelazione (prettamente industriale) e congelazione sta nel tempo impiegato perché la temperatura di raffreddamento raggiunga il cuore dell’alimento. Il risultato è ben visibile quando si scongela l’alimento: quello “da congelatore” perde molta acqua perché i cristalli di ghiaccio prodotti nel freezer di casa rompono le pareti delle cellule degli alimenti e il liquido contenuto fuoriesce una volta riportato a temperatura ambiente. Anche a livello organolettico e di gusto i cibi congelati sono di solito più stoppacciosi o per contro mollicci dei surgelati industriali. Soprattutto quando il contenuto d’acqua degli alimenti di partenza è importante. Ecco quindi che già possiamo avere un’importante informazione riguardo i cibi che possono essere congelati, e quelli no. La seconda importante caratteristica che differenzia un alimento congelato da uno surgelato è la pezzatura: più picole sono le dimensioni migliore è il risultato. La congelazione domestica deve a volta fare i conti con alimenti compatti e di grosse dimensioni(l’arrosto, l’intera mela etc.) con risultati poco incoraggianti, La surgelazione invece lavora quasi sempre su pezzi piccoli che raggiungono la temperatura ottimale in poco tempo in modo da permettere la creazione di cristalli di ghiaccio più piccoli e meno lesivi per le cellule. Anche in questo caso, tuttavia, molto si può fare per ottenere ottimi risultati dalla congelazione casalinga.
FRUTTA E VERDURA QUANTA ACQUA?
Spesso si vorrebbe trasportare il sapore e la fragranza dei frutti o della verdura estiva anche in inverno, e così magari si fa scorta di pomodori o di melone, maturo al punto giusto e li si mette in freezer. Purtroppo la sorpresa quando si decide poi di consumarli è davvero brutta: data l’altissima percentuale di acqua di questi vegetali, scongelandoli si presentano come una pappetta molliccia e acquosa. Viceversa albicocche, prugne e pesche ben si prestano alla congelazione domestica a patto di sbucciare i frutti, togliere nocciolo e torsolo e tagliarli a tocchetti regolari. In inverno invece si possono surgelare zucca, funghi (soprattutto se prima messi ad essiccare), broccoli, cavolini. No a congelare l’insalata (il freddo intenso “brucia” le foglie” che appaino poi appassite e scure), i pomodori, ma anche le zucchine non sempre riescono bene. Ni per frutti di bosco, ananas e banane. A livello di sapore questi alimenti mantengono un gusto simile alla versione “fresca”, la consistenza invece lascia un po’ a desiderare in quanto si presentano piuttoso molli, ben lontano dalla turgidità originale dell’alimento fresco
DOPO ORE IN CUCINA, VIA NEL FREEZER
Con l’arrivo dell’autunno chi ama spignattare trascorre a volte buona parte del week end a preparare salsa di pomodoro, marmellate golose, conserve sfiziose. Una volta riempiti i barattoli (in posizione capovolta cosi si favorisce la condizione di “semi-sottovuoto”) si possono collocare in freezer e tenere fino a sei mesi e anche di più. In questo modo si possono evitare di utilizzare conservanti e inoltre la resa organolettica e di gusto dopo la congelazione non viene minimamente penalizzata.
DRY FROST
Non è una qualità nuova affibbiata ai congelatori domestici, quanto piuttosto l’abbinamento di due metodi di conservazione che riescono a garantire così risultati eccezionali. “Essiccare prima i cibi, e quindi ridurne il contenuto di acqua significa mettere l’alimento nelle condizioni ideali per essere poi sottoposto ad una congelazione domestica che ne prolunga la conservabilità e contemporaneamente non penalizza il sapore e la consistenza” . Questo metodo può essere utilizzato soprattutto per alimenti come le spezie afferma Emanuele Rondina, biologo nutrizionista. Quindi sì congelare i funghi raccolti nel bosco dopo che sono stati essiccati (ma anche quelli già secchi acquistati in negozio) per evitare che deperiscano rapidamente o si creino fastidiose contaminazione da parassiti, sì alla frutta essiccata (con l’essiccatore domestico), sì alla frutta secca (come nocciole, noci ma anche pistacchi e mandorle e altri semi oleosi) per mantenere al meglio le caratteristiche organolettiche ed evitare il processo di irrancidimento degli olii contenuti, si anche alla farina soprattutto quando se ne ha parecchia in casa e si teme di vedere qualche farfallina spuntare. Anche il pane soprattutto quello non troppo morbido (che una volta scongelato tende poi a rivelarsi stopposo) regge bene la prova freezer a patto che sia freschissimo, non sia ancora caldo e sia di ottima qualità. Soprattutto per le farine o i prodotti a base di farina è consigliabile usare questo metodo di conservazione per evitare che si formino pericolose muffe che possono produrre sostanze tossiche per il nostro organismo.
MANI IN PASTA E PASTELLA
Chi ama preparare dolci e dessert gradirà sapere che la pasta frolla avanzata si conserva benissimo in freezer se la si dispone in pallottole della dimensione di un’arancia, anche la pastella per le crepes si conserva bene in freezer se riposta in contenitori di plastica con un coperchio ad ottima tenuta. Verosimilmente anche l’uovo sbattuto (per una frittata) si può conservare in freezer (in appositi contenitori) idem tuorli e albumi separati. L’uovo non teme il freezer a patto non lo si surgeli con il guscio me è consigliabile sempre congelarlo eventualmente una volta cotto per evitare contaminazioni batteriche.
LATTE E LATTICINI
Come detto all’inizio i cibi ricchi di acqua mal sopportano la congelazione. “Se quindi il latte congelato e poi scongelato appare poco omogeneo, i formaggi stagionati, ma anche il burro che ha un’altissima quota grassa reggono bene la congelazione. Inoltre aiuta a mantenere al meglio il gusto e gli aromi ed evita il processo di irrancidimento dei grassi contenuti.”sottolinea Rondina. Anche la mozzarella per pizza, la scamorza, il zola e tutti i formaggi semigrassi non patiscono il frezeer (avendo un basso contenuto di acqua); viceversa ricotta, fiocchi di latte, lo yogurt e perfino la panna (che sono ricchi di acqua) non reggono la congelazione e una volta riportati a temperatura ambiente si presentano disomogenei e sgradevolmente granulosi
LIEVITO E GRANULI DI KEFIR
I pareri sono estremamente discordi. Il lievito infatti essendo una “materia viva” cesserebbe di vivere se sottoposto a temperature sotto lo zero e quindi perderebbe le proprietà lievitanti. Altri invece sostengono il contrario e assimilano il processo di congelazione ad una sorta di ibernazione domestica, tale per cui cessate la condizione “di freddo” l’elemento vitale (il lievito) ritorna a funzionare perfettamente. Anche i granuli di kefir ad esempio hanno dimostrato che, quando posseduti in eccesso, possono essere congelati e successivamente, non oltre i due mesi, possono essere riportati a temperature ambiente e riescono nuovamente ad attivare i processi di fermentazione che sono loro tipici.
PICCOLO È MEGLIO
Una volta stabilito cosa congelare ecco le regole basilari da seguire:
Lavare e asciugare accuratamente l’alimento
Tagliare a tocchetti regolari e di dimensioni medie
Nel caso di carne e pesce realizzare fettine sottili o sfilettare. Mai congelare grossi tagli di carne o pesci interi
Proteggere dal contatto diretto con il freddo inserendo l’alimento negli appositi sacchetti o in barattoli specifici per la conservazione sottozero
Etichettare segnando tipo di alimento e data di congelazione
PASSATI DI VERDURA E LEGUMI
Soprattuto in questa stagione si può fare scorta di passati di verdure e di legumi freschi che possono essere mantenuti in freezer in monoporzioni pronti per essere usati a bisogno per preparare degli ottimi e salutari confort food invernali.