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DEPURARE IL FEGATO CON IL RADICCHIO ROSSO — DossierSalute — 28 gennaio 2020

Depu­rare il fega­to con il radic­chio rosso

Orig­i­ni

Il radic­chio rosso, uti­liz­za­to oggi per depu­rare il fega­to, è sta­to noto per sec­oli come “cico­ria dei campi”, essendo il cibo povero tipi­co delle cam­pagne venete. Infat­ti, men­tre i Dogi con­suma­vano son­tu­ose e ricer­cate pietanze, i con­ta­di­ni cuo­ce­vano le ver­dure amarog­nole delle loro cam­pagne, inven­tan­do piat­ti che oggi sono tipi­ci del­la cuci­na vene­ta. In realtà, l’utilizzo del­la specie spon­tanea del radic­chio è conosci­u­ta fin dai ai tem­pi di Plinio il Vec­chio (23 – 79 d.C.), che nel ‘Nat­u­ralis His­to­ria’ cita la cico­ria attribuen­dole pro­pri­età depu­ra­tive. Ne par­lò ampia­mente anche Galeno (130 – 210 d.C.) nei suoi trat­tati. Dioscoride di Pedanio (40 – 90 d.C.) la rac­co­man­da­va con­tro i dis­tur­bi di stom­a­co e per favorire la diges­tione.

Sto­ria

Nonos­tante ciò, il radic­chio rosso è sta­to a lun­go snob­ba­to dai cro­nisti antichi, quan­do descrivono il vene­to e le sue spe­cial­ità gas­tro­nomiche, cosi come non se ne par­la nei testi di divul­gazione agro­nom­i­ca pub­bli­cati nel’700 a Venezia. Bisogn­erà aspettare fino alla sec­on­da metà dell’800 per ritrovare la citazione del radic­chio in un lib­ri­ci­no ded­i­ca­to alle oper­azioni nec­es­sarie per la cura dell’orto, nei vari mesi dell’anno.

Con­sacrazione

Da questo momen­to, le notizie si sono susse­gui­te numerose fino alla con­sacrazione uffi­ciale del radic­chio rosso come pre­gia­to ortag­gio inver­nale gra­zie all’opera di Giuseppe Ben­zi, agronomo di orig­ine lom­bar­da trasfer­i­tosi nel 1876 a Tre­vi­so. Egli, divenu­to respon­s­abile dell’Associazione Agraria Tre­vi­giana, diede vita, nel dicem­bre del 1900, alla pri­ma mostra ded­i­ca­ta alla «rossa cicoria».

Per­ché il radic­chio rosso fa bene al fegato

Il Radic­chio eserci­ta una val­i­da azione col­ereti­ca (aumen­to del­la pro­duzione di bile), favoren­do la fun­zion­al­ità epa­to­cel­lu­lare e del­la secrezione bil­iare. Le mol­e­cole che dan­no il gus­to amaro alle foglie, come l’acido cloro­geni­co e la cina­r­i­na, han­no la fun­zione di incre­mentare la secrezione bil­iare e la pro­duzione di aci­di bil­iari. 
L’aumento del­la secrezione avviene per­ché queste mol­e­cole sti­molano la pro­duzione di secreti­na da parte del duo­de­no. Essa, a sua vol­ta, sti­mo­la la pro­duzione di bile da parte delle cel­lule del fega­to, men­tre il pas­sag­gio del cibo sti­mo­la la pro­duzione nel duo­de­no di cole­cis­to­chin­i­na (CCK) che gen­era il rilas­cio di bile accu­mu­la­ta nel­la cis­tifel­lea.
Il rilas­cio del­la bile gen­era una vera e pro­pria azione detossi­f­i­cante da parte delle cel­lule del fegato.

A cosa serve la bile

I prin­ci­pali com­pi­ti del­la bile sono:

  • facil­itare la diges­tione e l’as­sor­bi­men­to dei gras­si e delle vit­a­mine liposolubili;
  • neu­tral­iz­zare l’acid­ità gastrica;
  • sti­mo­lare la peri­stal­si;
  • esercitare un’azione anti­set­ti­ca nei con­fron­ti del­la flo­ra bat­ter­i­ca, iniben­do i fenomeni putrefattivi;
  • allon­tanare dal­l’or­gan­is­mo i prodot­ti di scar­to, cioè sostanze esterne poten­zial­mente tossiche (inquinan­ti, far­ma­ci etc) o sostanze di natu­ra endo­ge­na (biliru­bi­na, ormoni tiroidei, estro­geni, eccetera).

Altre pro­pri­età del radic­chio rosso

Il Radic­chio con­tiene molti antios­si­dan­ti e tripto­fano. Le mol­e­cole antios­si­dan­ti sono prin­ci­pal­mente anto­ciani, che dan­no il suo bel col­ore rosso oltre ad aver pro­pri­età anti­n­fi­amma­to­rie e di ral­lentare i pro­ces­si di invec­chi­a­men­to cellulare.

Da recen­ti stu­di svolti all’U­ni­ver­sità di Urbino, sem­bra che il radic­chio rosso con­tenga più sostanze antios­si­dan­ti rispet­to ad altri ali­men­ti noti per ques­ta carat­ter­is­ti­ca, come ad esem­pio i mir­tilli. Gra­zie a ques­ta sua carat­ter­is­ti­ca, il radic­chio con­tribuisce a pre­venire l’in­sor­gen­za di alcu­ni tipi di tumore, soprat­tut­to a liv­el­lo intestinale.

Gli anto­ciani pre­sen­ti nel radic­chio rosso han­no pro­pri­età pre­ven­tive nei con­fron­ti delle malat­tie car­dio­vas­co­lari, men­tre, il tripto­fano appor­ta ben­efi­ci al sis­tema ner­voso, con­tra­stan­do i dis­tur­bi legati all’inson­nia.

L’in­fu­so, in par­ti­co­lare, è indi­ca­to a chi ha prob­le­mi cutanei (forun­coli, piaghe), artrite e reuma­tis­mi. E’ ric­co di vit­a­m­i­na A, B1 e B2, oltre a possedere un bas­so con­tenu­to calori­co.

Dott.Emanuele Ron­d­i­na

Biol­o­go Nutrizionista