Anche se meno famose ecco perché anche queste non possono mancare all’organismo.
Le vitamine sono elementi indispensabili per il benessere e la salute dell’organismo. Cosi come i Sali minerali sono incluse tra i micronutrienti che devono essere assunti con la dieta quotidianamente, inoltre queste molecole organiche sono spesso assunte come precursori (provitamine).
Tra la vitamine sono presenti delle vere e proprie “Principesse della biologia”, ossia quelle che tutti conoscono, ma ci sono anche delle vitamine, sconosciute ai piu’ ma che rivestono un’importanza fondamentale per mantenere efficienti alcuni processi organici e alcune funzioni. Vediamo assieme queste “Cenerentole” e scopriamo per ognuna di esse dove trovarla e a cosa serve.
DUE GRANDI GRUPPI La prima suddivisione da applicare alla vitamine, prima ancora di classificarle per funzione e tipo, e’ l’appartenenza al gruppo delle idrosolubili (ossia che si “emulsionano” all’acqua) e “liposolubili” (ossia che si emulsionano ai grassi). Questo significa, in parole semplici, che per assimilare le vitamine del primo gruppo bisogna abbinarle ad una certa quantita’ di acqua (non necessariamente bevendo ma anche consumando alimenti ricchi di acqua) mentre le vitamine del secondo gruppo devono essere abbinate ad una modica quantita’ di grassi per essere assimilate del corpo. E’ il caso ad esempio della vitamina A contenuta nella carote che puo’ essere assimilata solo se le carote vengo condite con un filo d’olio. In sintesi:
Le vitamine liposolubili sono: A – D – E – F – K
Le vitamine idrosolubili sono: C-gruppo B (B1, B2, B5, B6, B7, B8, B12, PP)
E’ importante sapere che le vitamine liposolubili, cosi’ come i grassi, vengono assorbite dall’organismo nell’intestino crasso, per poi entrare nel circolo sanguigno. Esse, possono accumularsi nel tessuto adiposo, insieme al grasso e anche nel fegato, difficile, perciò, avere casi di ipovitaminosi. Invece come l’eccesso di vitamine liposolubili possono causare danni ad organi interni. Le vitamine idrosolubili vengono assorbite anch’esse dal crasso ma, a differenza di quelle liposolubili, vengono conservare nel nostro organismo solo per un breve periodo, quindi è difficile trovare casi di ipervitaminosi. Il nostro corpo, infatti, espelle gli eccessi di queste vitamine nelle urine e nel sudore. L’unica eccezione è per la vit. B12, la quale viene conservata nel fegato.
VITAMINA PP, IL GRUPPO B IN INCOGNITO
Conosciuta con il nome “in codice” di Vitamina PP (Pellagra-Preventing ), in realta’ questa vitamina appartiene a quelle del gruppo B ed infatti e’ anche nota (agli addetti ai lavori) come vitamina B3 (acido nicotinico o niacina propriamente detta).
A cosa serve: Si tratta di un componente fondamentale di due molecole coenzimatiche il NAD e il NADP molecole fondamentali per il funzionamento delle nostre cellule e hanno un ruolo fondamentale nel metabolismo. Si tratta infatti di coenzimi per un’ampia varietà di proteine che catalizzano le reazioni di ossido-riduzione essenziali per i processi respiratori cellulari.
Dove si trova: lievito di birra, fegato, rene, carni magre, pesce, legumi, semi oleosi.
E’ sensibile a : e’ una vitamina molto resistente che non patisce l’azione del calore o della luce
Se manca: può manifestarsi la pellagra, una malattia legata alla malnutrizione e alla povertà, i cui sintomi sono: problemi all’apparato gastrointestinale, astenia, anoressia, cefalea, dermatite, diarrea, demenza. Non e’ possibile un sovradosaggio di vitamina PP.
VITAMINA W, IL NOME ESOTICO DELLA B5
Si tratta di una vitamina molto importante per il metabolismo degli alimenti. Nota anche come acido pantotenico.
A cosa serve: è indispensabile per la costituzione del coenzima A, importante per metabolizzare in maniera efficiente le proteine contenute nei cibi.
Dove si trova: in particolare, nel fegato, nel lievito di birra, crusca di frumento, semi di sesamo, pappa reale. In minor misura: semi di girasole, soia, uova, piselli secchi, melassa grezza, farina integrale di grano saraceno e nei legumi.
Sensibile a: si deteriora con il calore.
Se manca: l’organismo ha difficolta’ a metabolizzare le proteine. Non e’ possibile un suo sovradosaggio e, data la grande diffusione dell’acido pantotenico in natura, non sono chiari gli effetti della sua carenza, perché riguarda solo stati di denutrizione estrema.
VITAMINA K, SCONOSCIUTA MA PREZIOSA
Questa vitamina è nota solo a chi soffre di problemi legati alla coagulazione del sangue e chi assume farmaci che la inibiscono.
A cosa serve: è antiemorragica
Dove si trova: in molti vegetali (a foglie verdi, soia, piselli, ceci, tè verde), in alcuni alimenti di origine animale (uova, fegato) ed in più viene sintetizzata dai batteri intestinali.
Sensibile a: luce e ambiente alcalino (pH>7) sono suoi nemici.
Se manca: all’inizio la carenza si manifesta con l’aumento del tempo di coagulazione e la diminuzione della protrombina (una proteina del sangue), poi con segni clinici evidenti sino a grandi emorragie. Dato che partecipa attivamente alla fissazione del calcio nelle ossa la sua carenza può causare fenomeni di osteopenia (scarsa densità minerale delle ossa).