
Studi condotti su animali privati della flora intestinale hanno evidenziato la presenza di villi più sottili con una diminuzione della profondità delle cripte e un ridotto spessore della mucosa rilevando, inoltre, anche anomalie del sistema immunitario locale. I batteri svolgono, dunque, un ruolo indispensabile per un corretto sviluppo e un’adeguata funzionalità del sistema immunocompetente proprio a livello dell’intestino producendo anche batteriocine, che rendono difficile lo sviluppo dei microrganismi patogeni.
Dato che un’alimentazione non equilibrata ricca di grassi e carboidrati e povera di fibre, può comportare anche un affaticamento del tratto gastrico, oltre che intestinale, quando si inizia a riequilibrare l’alimentazione, è utile inserire dei fermenti lattici che abbiano al loro interno degli enzimi digestivi di origine vegetale. Amilasi, cellulasi, proteasi, lipasi, lattasi, insieme a batteri selezionati (come troviamo nel Digenzym o il Prolife con enzimi), aiutano in questo modo ad assimilare al meglio gli alimenti, alleggerendo l’affaticamento dell’atto digestivo e permettendo di riequilibrare la flora batterica sia facendo arrivare al tratti finali dell’intestino molecole ben digerite oltre che fermenti lattici adatti a riportare la flora batterica intestinale in uno stato di eubiosi.
Un’altra classe di integratori fondamentali da usare quando si inizia un riequilibrio alimentare, sono i drenanti. Un stato di sovrappeso od obesità, è uno stato infiammato, ciò comporta un elevata ritenzione idrica. Ecco perché, oltre a regolare l’alimentazione, dobbiamo mettere in azione delle azioni che servano a abbassare tale stato. Una buona azione possiamo ottenerla abbinando piante ad azione disinfiammante contenute ad esempio nel Wobenzym Vital con un buon prodotto drenante e disinfiammante come l’Adiprox.
Una alimentazione controllata porta ad un riequilibrio dei valori di colesterolo nel sangue, ma anche in questo caso l’integrazione ci aiuta ad accelerare e mantenere lo stato di salute.
Le fibre solubili in acqua (pectina, gomme, mucillagini, alcune emicellulose) contenute in prevalenza nella frutta, verdure, legumi, svolgono una prevalente azione sul controllo dell’assorbimento intestinale del glucosio con l’ottimo risultato di impedire brusche variazioni della glicemia dopo un pasto (glicemia post-prandiale). Questa azione è ottenuta grazie alla formazione all’interno dell’intestino tenue di un gel, di una massa viscosa prodotta dalla unione delle fibre solubili con l’acqua. Questo naturale gel ha potere di rallentare l’assorbimento intestinale del glucosio, tenendo sotto controllo la produzione di insulina da parte del pancreas (azione assai utile per coloro che soffrono di diabete mellito). Le fibre idrosolubili agiscono anche sulla riduzione del colesterolo totale nel sangue e sul miglioramento del colesterolo H.D.L. il cosiddetto colesterolo “buono”. La riduzione del colesterolo‑L.D.L aterogeno è generato dal sequestro operato dalle fibre dei sali biliari escreti nell’intestino con le bile (sostanza ricca di colesterolo). Rallentano anche sull’assorbimento intestinale del colesterolo, garantendo in modo naturale, quindi, il controllo del livello del colesterolo nel sangue (questa azione viene svolta anche con una regloare assunzione di Libramed). Ricordo, infine che per la prevenzione primaria del rischio cardiovascolare in soggetti adulti sani, il livello di assunzione adeguata di EPA e DHA è pari a 250 mg al giorno e purtroppo da studi statistici recenti, la maggior parte della popolazione non ne assume la razione consigliata con l’alimentazione, ed ecco che anche in questo caso l’integrazione ci corre in aiuto.
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