Progetto miracol — Viversani e belli 25/03/2016

Da sem­pre i tumori, la loro insor­gen­za e il loro svilup­po, sono moti­vo di gran­di atten­zioni e ricerche da parte di medici e scien­ziati che oltre a cer­care di creare nuovi far­ma­ci stan­no ver­i­f­i­can­do i ben­efi­ci che alcune mol­e­cole veg­e­tali sem­bra­no avere nel pre­venire l’insorgenza degli stes­si. In par­ti­co­lare, cur­cuma e mir­tillo, già noti per le numerose pro­pri­età benefiche, sem­bra­no avere effet­ti pos­i­tivi anche nel­la pre­ven­zione del tumore al colon. Da qui l’acronimo MIR(mirtillo)A(curcumA)COL(colon) che sta appun­to ad indi­care lo stret­to legame fra questi tre ele­men­ti — ogget­to di stu­di da parte di Mar­ile­na Petr­era ricer­ca­trice del­la S.C. di Oncolo­gia Med­ica dell’Ente Ospedaliero Gal­liera di Gen­o­va – e l’evoluzione o l’insorgenza del tumore al colon. Tale stu­dio clin­i­co, attual­mente in corso in 3 cen­tri ital­iani (Gal­liera, IEO-Milano e PIO X‑Milano) è svolto su 100 volon­tari (selezionati con cri­teri sta­tis­ti­ci dal com­put­er) con polipo ade­no­matoso del colon ret­to con diametro di almeno 1 cm, can­di­dati alla resezione chirur­gi­ca divisi in 2 grup­pi di trat­ta­men­to (50 sogget­ti per grup­po). Per tut­to il peri­o­do pri­ma dell’intervento di polipec­to­mia (4/6 set­ti­mane), un grup­po ricev­erà un com­bi­nazione di estrat­to di mir­tillo e cur­cuma, l’al­to invece un ricev­erà un place­bo (nes­sun trat­ta­men­to) .Tale stu­dio vuole evi­den­ziare come la com­bi­nazione di estrat­to di mir­tillo e cur­cuma siano in gra­do di avere effet­ti antipro­lif­er­a­tivi inducen­do una dif­feren­za di espres­sione dei liv­el­li di beta-caten­i­na, una pro­teina che inter­agisce nei pro­ces­si di evoluzione tumorale delle cel­lule sane. 

CURCUMA POLVERE D’ORO PER UNA SALIUTE DI FERRO

La cur­cuma è una spezia di col­ore gial­lo-aran­cio, con bel­lis­sime sfu­ma­ture dorate, rica­va­ta dal rizoma (parte del fus­to sot­ter­ra­neo) del­la pianta Cur­cuma Lon­ga prove­niente dall’India e larga­mente uti­liz­za­ta nel­la cuci­na indi­ana e medio ori­en­tale (non a caso l’incidenza tumorale in tali luoghi è bassis­si­ma). Apprez­za­ta per il sapore deciso e del­i­ca­to allo stes­so tem­po, viene imp­ie­ga­ta anche in ayurve­da e in med­i­c­i­na cinese per con­trastare e curare i pro­ces­si infi­amma­tori local­iz­za­ti a liv­el­lo tis­su­tale e arti­co­lare. Gli stu­di con­dot­ti han­no infat­ti evi­den­zi­a­to che la cur­cuma, o meglio la cur­cum­i­na in essa con­tenu­ta, è prob­a­bil­mente tra i più potenti anti­in­fi­amma­tori natu­rali conosciu­ti in natu­ra, di com­pro­va­ta effi­ca­cia non solo per gli esseri umani ma anche per gli ani­mali da com­pag­nia. Infat­ti sec­on­do la nutrizion­ista di Los Ange­les Natal­ie Kling, esper­ta di natur­opa­tia, la cur­cuma godrebbe di pro­pri­età antios­si­dan­ti, anti­n­fi­amma­to­rie, anti­set­tiche e sarebbe un otti­mo anti­do­lori­fi­co con­tro i dolori arti­co­lari dovu­ti a trau­mi o all’incedere dell’età. La dot­tores­sa rac­co­man­da quin­di di uti­liz­zare il più pos­si­bile ques­ta spezia a crudo, sulle pietanze, piut­tosto che assumer­la sot­to for­ma di inte­gra­tori con­te­nen­ti appun­to cur­cum­i­na. Non esistono oltre­tut­to effet­ti col­lat­er­ali legati all’assunzione del­la cur­cuma, se non quel­lo lega­to alla sua poten­ziale foto-tossic­ità. In altre parole occorre fare atten­zione a non assumere cur­cuma nelle 24 ore prece­den­ti l’esposizione al sole in quan­to può provo­care arrossa­men­ti, bru­ciori e pru­ri­to cutaneo.

MIRTILLI IL BLU PROFONDO CHE DONA BENESSERE

I mir­tilli han­no ele­vate pro­pri­età antios­si­dan­ti in quan­to riescono a con­trastare l’azione (neg­a­ti­va) dei rad­i­cali liberi gra­zie alla loro alta con­cen­trazione di anto­ciani (da cui il col­ore blu/violaceo), sostanze apparte­nen­ti alla classe dei flavonoi­di e all’elevato con­tenu­to in vit­a­m­i­na C. E’ pro­prio la pre­sen­za delle anto­cia­n­ine che svol­go­no una spic­ca­ta azione anti-infi­amma­to­ria e pro­tet­ti­va soprat­tut­to per l’intestino e l’intero trat­to diger­ente. Da qui il coin­vol­gi­men­to di questi frut­ti nel­lo stu­dio MIRACOL. Oltre­tut­to si è scop­er­to che un con­sumo rego­lare (pari ad una taz­za da the tut­ti i giorni o almeno giorni alterni) sem­br­erebbe sia coa­d­i­u­vante nel pre­venire i gon­fiori addom­i­nali per via del resver­a­to­lo in essi con­tenu­to. Oltre­tut­to ques­ta sostan­za rego­lar­iz­za il tran­si­to intesti­nale miglio­ran­do, come con­seguen­za, l’e­qui­lib­rio bat­teri­co intesti­nale ren­den­do il sis­tema immu­ni­tario è di gran lun­ga più effi­ciente. I mir­tilli sono anche ric­chi di aci­do foli­co (utilis­si­mo in gravi­dan­za) e per con­trastare i pro­ces­si degen­er­a­tivi legati a fenomeni infi­amma­tori o tumorali. Atten­zione però a sceglier­li bio per­ché le colti­vazioni su larga scala imp­ie­gano spes­so pes­ti­ci­di peri­colosi per la salute o comunque in gra­do di annullare com­ple­ta­mente i ben­efi­ci e di questi frut­ti preziosi.